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Tante le iniziative curate dai protagonisti del corso di formazione per Social Innovation Manager (SIM) per rafforzare le competenze professionali degli operatori del Terzo Settore partenopeo e aiutarli a generare un sempre maggiore impatto sociale e ambientale sul territorio
 
C’è la ex palestra di periferia diventata un teatro civile. Poi la web tv itinerante che diffonde la cultura digitale tra i giovani napoletani, il centro interculturale che promuove l’integrazione tra giovani nativi italiani, seconde generazioni e migranti appena arrivati, l’orchestra giovanile di quartiere. E ancora: un laboratorio di falegnameria per contrastare con la cultura del lavoro criminalità e tossicodipendenza, una rete di supporto per madri e figli in condizioni di marginalità e difficoltà economica, un progetto di co-housing per persone con disabilità cognitive, uno spazio ludico accessibile dove superare la differenza tra persone con disabilità e normodotati e imparare a giocare insieme. Con vari quartieri coinvolti: San Giovanni a Teduccio, Barra, Ponticelli, Scampia, Sanità, Forcella, fino ai Decumani e a zone più centrali della città. Sono queste solo alcune delle iniziative curate dai protagonisti del corso di formazione per Social Innovation Manager (SIM), organizzato da Human Foundation e Q8, partner strategico e principale energy player del capoluogo campano, per rafforzare le competenze professionali degli operatori del Terzo Settore partenopeo e aiutarli a generare un sempre maggiore impatto sociale e ambientale sul territorio.

Il percorso formativo che Q8 ha messo a disposizione tra dicembre 2022 e marzo 2023 si è appena concluso ed è stato curato dai tecnici di Human Foundation, ente privato di ricerca che da oltre 10 anni si occupa di valutazione dell’impatto sociale, capacity building e promozione della impact economy. L’approccio scelto è stato quello del learning by doing, metodo partecipativo basato sul confronto, dove l’esperienza diretta è alla base dell’insegnamento. A tutto questo, si aggiunge un accompagnamento da remoto per lo sviluppo progettuale dei singoli casi, ancora in corso per alcune settimane.

Le lezioni si sono svolte all’interno dell’auditorium di Q8, nel cuore del sito industriale di Napoli Est. Dopo i primi tre moduli formativi (su Ecosistemi di innovazione sociale, human centered design e social value proposition; Modelli organizzativi e progettazione; Valutazione degli impatti sociali), a febbraio si è aperto il modulo su Modelli imprenditoriali ad impatto e sostenibilità economico-finanziaria. La formazione si è conclusa nel mese di marzo con il modulo su Marketing e Comunicazione.

I partecipanti al corso di formazione erano stati selezionati da una giuria tecnica coordinata da Antonio Pescapè, professore ordinario di Ingegneria Informatica all’Università Federico II di Napoli e delegato del Rettore all’Innovazione e alla Terza Missione e Anna Riccardi, docente di lettere presso un Istituto Superiore di Napoli Est e presidente della Fondazione Famiglia di Maria di San Giovanni a Teduccio.

 

da Q8 e Human Foundation insieme per Napoli: conclusa la formazione degli innovatori sociali partenopei (napolitoday.it)